Sacchi: "Per un allenatore straniero è ancora più complicato inserirsi nel calcio italiano"
La discussione sul nuovo allenatore del Milan infiamma le chiacchiere di questo finale di stagione rossonero, avaro di obiettivi sportivi significativi. La sensazione è che l'esperienza di Stefano Pioli in rossonero sia arrivata al capolinea e da un paio di settimane vengono fatti diversi nomi come possibili candidati futuri alla panchina del Diavolo. Oggi ne ha parlato anche l'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi che è stato intervistato sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Le sue dichiarazioni.
Le parole di Sacchi sui candidati per la panchina del Milan: "Ho letto che, per prendere il posto di Pioli, circolano i nomi di Lopetegui, Fonseca, Galtier, Gallardo, Tedesco, van Bommel, De Zerbi. Tecnici che conosco e per i quali nutro un grande rispetto. Tuttavia, al di là del curriculum di ognuno, mi sembra che non si sia tenuto in considerazione un aspetto fondamentale. Se per un giocatore straniero è complicato inserirsi nel calcio italiano, per un allenatore lo è ancora di più. Secondo me ci vogliono almeno due stagioni per capire che cosa è e com’è il nostro calcio. E dico questo indipendentemente dal valore degli allenatori presi in considerazione. Chiunque arrivi ha bisogno di tempo per adattarsi a una realtà differente rispetto degli altri paesi".
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